di Fabio Belli
Gli Stati Uniti potrebbero usare droni per lanciare zanzare infette.
È quanto sostiene il responsabile della Difesa radiologica, chimica e biologica russa, Igor Kirillov, secondo cui l’obiettivo del Pentagono sarebbe proprio quello di rilasciare artificialmente agenti patogeni che non si diffondono nell’ambiente naturale, come Ebola, epatite B, AIDS e sindrome da respiratoria acuta.
Sempre secondo la Difesa russa, il brevetto statunitense potrebbe essere usato come deterrente militare visto che i soldati infetti da punture di zanzara potrebbero non essere in grado di svolgere i compiti di combattimento assegnati. D’altronde, sempre stando a quanto afferma Kirillov, la distruzione della centrale elettrica di Kakhovka e la conseguente inondazione pianificata nella regione di Kherson, sarebbe stata in grado già di per sé di formare fonti di nuove malattie veicolate dalle zanzare al momento della discesa del livello delle acque.
Il militare russo ha altresì criticato il rispetto dei requisiti di biosicurezza di tutti i progetti di armi biologiche del Pentagono in tutto il mondo che esporrebbero ad un rischio molto alto i laboratori, motivo per cui tali strutture si troverebbero, guarda caso, lontano dalla madrepatria.
Ciò spiegherebbe, conclude Kirillov, il peggioramento della situazione epidemica in quei paesi terzi dove si svolgono tali esperimenti e l’aumento dell’influenza aviaria in Russia non sarebbe altro che a causa della migrazione di uccelli infetti dall’Ucraina.