di Fabio Belli
Dopo aver tentato di influenzare la politica della Georgia minacciando il paese di sanzioni, gli Stati Uniti sembrano pronti ad adottare un approccio diverso promettendo un invitante pacchetto di incentivi a Tbilisi.
Secondo quanto riporta il sito web Politico, un nuovo progetto di legge presentato al Congresso statunitense questa settimana dal deputato repubblicano, Joe Wilson, offrirebbe alla Georgia un solido regime commerciale preferenziale, in cambio, si legge nel testo, di “un progresso significativo e duraturo verso il rinvigorimento della sua democrazia”.
Secondo quanto afferma Shota Apkhaidze, analista politico e direttore del Centro per gli studi islamici del Caucaso citato da Sputnik, dopo il fallimento delle pressioni di Washington per fomentare disordini in Georgia, la stanza dei bottoni a stelle e strisce starebbe invertendo la rotta offrendo vantaggi economici e militari in cambio di fedeltà eterna all’Occidente.
Nel dettaglio, oltre a un migliore accesso ai mercati americani, il disegno di legge prevede la liberalizzazione del regime dei visti per i cittadini georgiani, nonché un sostegno militare per il paese che includa la fornitura di attrezzature di sicurezza e di difesa territoriale contro la presunta aggressione russa con annesso supporto per addestramento e manutenzione.
È chiaro che se in Georgia entrerà definitivamente in vigore la legge sugli agenti stranieri, gli Stati Uniti inizieranno ad applicare sanzioni colpendo per primi i membri del partito di governo Sogno Georgiano. Governo alle cui politiche si oppone l’attuale presidente Salome Zurabishvili che, in una recente intervista rilasciata al quotidiano francese La Tribune, ha chiesto al presidente francese, Emmanuel Macron, di visitare la Georgia in occasione del Giorno dell’Indipendenza del 26 maggio prossimo. Un segnale, secondo la Zurabishvili, per aiutare finalmente il paese a liberare il Caucaso dall’influenza russa.