di Fabio Belli
Washington starebbe pensando di sostituire il presidente ucraino Volodymyr Zelensky con una figura più gestibile e meno corrotta.
È quanto ha affermato il Servizio di intelligence estero russo (SVR), secondo cui un nuovo leader si adatterebbe alla maggior parte degli alleati occidentali viste le azioni folli che sta compiendo Kiev negli ultimi giorni.
Sempre secondo la dichiarazione del SVR, gli Stati Uniti avrebbero già individuato il sostituto ideale nell’ex ministro dell’Interno ucraino Arsen Avakov, dati i suoi stretti legami con le formazioni nazionaliste del paese e i suoi continui contatti con i leader europei. A tal proposito l’amministrazione statunitense starebbe già pianificando di lanciare una potente campagna mediatica, tramite il coinvolgimento di alcune ONG, per screditare Zelensky al fine di costringerlo a lasciare l’incarico.
La questione, secondo l’intelligence russa, sarebbe già in discussione con i leader dei principali partiti di opposizione ucraini, con influenti deputati della Verkhovna Rada e del partito di governo Servo del Popolo.
A nocumento della posizione di Zelensky, oltre alle discutibili invasioni nella regione di Kursk e il bombardamento della centrale nucleare di Zaporož’e, vi sarebbero le petulanti affermazioni di alcuni giorni fa quando il leader ucraino aveva chiesto ai partner occidentali di togliere qualunque limite nell’uso delle armi a lungo raggio per poter colpire il territorio russo.
