di Fabio Belli
Il colosso tedesco della difesa Rheinmetall ha accumulato un portafoglio ordini record del valore di 48,6 miliardi di euro per via dell’aumento della domanda nel contesto dei conflitti in Ucraina e a Gaza.
È quanto ha reso noto l’amministratore della società, Armin Papperger, che ha illustrato i dati del primo semestre 2024, durante il quale le vendite sono cresciute di un terzo. Un altro dato significativo è quello dei cosiddetti utili operativi che sono quasi raddoppiati arrivando a superare i 400 milioni di euro.
Le stime della Rheinmetall prevedono un aumento annuo delle vendite di circa 2 miliardi di euro nei prossimi anni, grazie anche al fu Belpaese visto il recente ordine da parte dell’Italia, del valore record di 20 miliardi di euro, che prevede la fornitura di oltre 550 carri armati Panther e veicoli da combattimento Lynx. Degno di nota anche il contratto stipulato quest’anno da Rheinmetall, del valore di 2,2 miliardi di euro, con le forze armate tedesche per veicoli corazzati Boxer.
Da rilevare che prima del conflitto russo ucraino, oltre il 30% del fatturato del colosso tedesco proveniva dal comparto non militare.
Recentemente Kiev ha ordinato a Rheinmetall la costruzione in Ucraina di un impianto militare da 100 milioni di euro per produrre munizioni da 155 mm.
Il ministero degli Esteri russo ha commentato con ostilità i piani del colosso tedesco in Ucraina, avvertendo che qualsiasi struttura militare sul territorio sarebbe stata un obiettivo legittimo per le forze russe.