di Fabio Belli
La Polonia ha fatto decollare i suoi aerei mentre la Russia lanciava attacchi sulla città di Leopoli, nell’Ucraina occidentale, vicino al confine polacco.
È quanto riporta Reuters, secondo cui, nella notte di martedì, si sarebbero alzati in volo anche aerei di altri membri della NATO.
L’Alleanza Atlantica alza la guardia nuovamente per la terza volta in otto giorni da quando la Russia ha intensificato i suoi bombardamenti in Ucraina.
Nelle stesse ore in cui la Polonia entrava appieno nel conflitto russo ucraino, Varsavia aveva annunciato nuovi accordi militari per un valore di 520 milioni di dollari con l’obiettivo di aumentare le già cospicue spese per la difesa pari al 4% del PIL, percentuale più alta tra tutti i membri della NATO, portandole al 4,7% nel 2025.
La Polonia è altresì in attesa della consegna di 96 elicotteri Apache dalla statunitense Boeing per un valore totale di 10 miliardi di dollari, oltre a centinaia di missili AIM-120C AMRAAM e 48 lanciatori per i sistemi di difesa aerea Patriot di progettazione statunitense.
Il tutto considerando che l’esercito polacco, composto da 200.000 soldati, è il terzo per grandezza nella NATO dopo Stati Uniti e Turchia e il più numeroso tra i Paesi dell’Unione Europea.