di Jeff Hoffman
Il transito di navi cargo attraverso il Canale di Panama e quello di Suez è diminuito di oltre il 40% rispetto agli anni precedenti.
Secondo il rapporto appena pubblicato dalle Nazioni Unite si tratta di una crisi mondiale senza precedenti, con effetti drammatici sia per l’inflazione che per la sicurezza alimentare ed energetica globale.
Il documento, pubblicato dalla Conferenza delle Nazioni Unite sul Commercio e lo Sviluppo, fa notare che, sebbene l’impatto combinato di queste interruzioni non abbia ancora raggiunto la portata della crisi logistica indotta dalla pandemia, l’allarme è comunque ai massimi livelli
Le tariffe medie per spedire merci da Shanghai verso il Vecchio Continente sono triplicate toccando a febbraio un aumento del 256% rispetto all’inizio del 2023.
Soltanto da dicembre 2023 a febbraio 2024 il balzo registrato è stato del 122%.
I problemi sorti nel Canale di Panama, tuttavia, sono tutt’altro che inaspettati dal momento che per creare il canale è stata rasa al suolo un’intera foresta fluviale che adesso, con i livelli dell’acqua sempre più bassi anche a causa della siccità, vede un traffico di navi equivalente al 1989, quando gli Stati Uniti limitarono il passaggio e invasero Panama per arrestare il generale, già collaboratore della CIA, Manuel Noriega.
Viene intanto fuori che alcuni spedizionieri stanno pagando milioni di dollari per saltare la crescente coda, mentre altri salpano per rotte più lunghe e ovviamente più costose intorno all’Africa o al Sud America. La Maersk, una delle più grandi compagnie di trasporto marittimo, ha annunciato che sarà costretta a realizzare un “ponte terrestre”e trasportare le merci su rotaie.
Nella norma transitava da Panama il 3% del commercio marittimo globale e il 46% dei container provenienti dal nord est asiatico verso gli Stati Uniti, con un fatturato che, nel 2022, ha toccato i 4,3 miliardi di dollari. L’intervento strutturale per riportare il Canale alla sua normalità costerebbe invece circa due miliardi.
Stando a quanto riportato da Bloomberg, l‘Autorità del Canale di Panama starebbe valutando potenziali soluzioni come un lago artificiale per pompare acqua nel canale e l’inseminazione delle nuvole per aumentare le precipitazioni, ma, spiegano gli esperti di Bloomberg, entrambe le opzioni richiederebbero anni per essere implementate.
Comunque sia, a trarre beneficio dalla strozzatura delle rotte commerciali non saranno sicuramente né i lavoratori né, tanto meno, i consumatori occidentali.
E la nave della guerra va.