di Fabio Belli
Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha siglato uno storico accordo con il Vietnam su semiconduttori e minerali.
Dal canto suo Hanoi ha insignito Washington al più alto status diplomatico insieme a Cina e Russia. L’accordo, stipulato domenica 10 settembre, sarebbe in linea con la politica statunitense che spinge per catene di approvvigionamento alternative alla Cina per quanto riguarda le terre rare.
Ma secondo quanto riporta l’agenzia Reuters, sullo sfondo vi sarebbero anche le pressioni statunitensi per la liaison tra Russia e Vietnam su un accordo del valore di 8 miliardi di dollari per l’acquisto, da parte del paese asiatico, di armi pesanti inclusi missili antinave, aerei ed elicotteri antisommergibili, sistemi missilistici antiaerei e aerei da combattimento.
Mezzo secolo dopo lo storico e brutale conflitto tra i due Paesi, Biden è stato ricevuto con una cerimonia organizzata dal Partito Comunista al potere con tanto di scolari che sventolavano bandiere a stelle e strisce e guardie d’onore che portavano fucili a baionetta.
A riscaldare il disgelo a distanza di 50 anni dalla Guerra in Vietnam ci ha pensato Sleepy Joe che in conferenza stampa ha esordito ricordando con una battuta il film “Good morning, Vietnam” che presenta, nel solito cliché hollywoodiano, la versione edulcorata degli americani buoni e dei cattivi vietcong.