di Fabio Belli
Il ministro della Difesa indonesiano ha smentito il comunicato stampa di Washington in cui venivano mosse critiche a Mosca e Pechino.
La dichiarazione, che gli Stati Uniti avevano pubblicato come congiunta in seguito alla visita dell’emissario asiatico, non rifletterebbe le posizioni indonesiane visto che Giacarta ha affermato di cercare relazioni amichevoli sia con la Russia che con la Cina.
Il documento della discordia, pubblicato il 24 agosto dal Pentagono, era intitolato “Dichiarazione di stampa congiunta del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti e del Ministero della Difesa dell’Indonesia” e sosteneva che i due Paesi consideravano le rivendicazioni marittime espansive della Cina nel Mar Cinese meridionale incompatibili con il diritto internazionale. Nel documento si condannavano anche le azioni di Mosca in Ucraina, chiedendo un ritiro completo e incondizionato delle forze russe.
Non tutti dunque sembrano seguire il solco dell’atavico atteggiamento imperialista. Lo ha ribadito anche il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, secondo cui gli Stati Uniti si aggrapperebbero tuttora a un mondo unipolare che consente loro di sfruttare altre nazioni. Il capo della diplomazia russa, in un intervento presso un istituto studentesco a Mosca, ha affermato anche che l’attuale politica estera occidentale mirerebbe solo a rallentare il progresso della storia.
“La transizione è inevitabile prima o poi, ma le nazioni occidentali stanno creando ostacoli a questo scopo e così facendo minano il loro stesso potere”, ha detto Lavrov che ha puntualizzato di non voler affatto distruggere il dollaro tuttavia, a suo dire, gli Stati Uniti non sarebbero più in grado di svolgere il ruolo di un tempo.
Come dunque dimostrato dalle smentite indonesiane sul comunicato di Washington, il ministro russo ha respinto l’idea che Mosca sia in qualche modo “isolata”.
“Le nazioni che non hanno sostenuto le sanzioni contro la Russia rappresenterebbero circa l’80% della popolazione mondiale. Respingere l’opinione di quelle persone come irrilevante è profondamente offensivo”, ha concluso Lavrov.