di Margherita Furlan
Ha inizio la tre giorni del World Economic Forum che avrà sede – per la prima volta in presenza dopo tre anni – nella metropoli nordorientale di Tianjin, in Cina. L’appuntamento riunisce uomini d’affari e decisori politici, alcuni di altissimo livello – come nel caso dell’Arabia Saudita, “desiderosa di ricevere l’aiuto cinese per diversificare la sua economia.” Nel suo discorso di apertura, il premier cinese Li Qiang ha parlato di cooperazione economica invitando a non allontanarsi dalla globalizzazione. “In Occidente si parla molto di de-risking e di ridurre la dipendenza dai partner economici”, ha avvertito, “ma questi concetti sono una proposizione falsa, perché lo sviluppo della globalizzazione economica è tale che l’economia mondiale è diventata un’entità comune in cui tu e io siamo entrambi mescolati. Le economie di molti paesi si fondono l’una con l’altra, fanno affidamento l’una sull’altra, realizzano risultati l’una per l’altra e si sviluppano insieme.”