di Fabio Belli
“La Cina e gli Stati Uniti dovrebbero essere partner piuttosto che rivali”. È quanto ha affermato oggi, 26 aprile, il presidente cinese Xi Jinping durante il suo incontro a Pechino con il segretario di Stato statunitense, Antony Blinken. Nel ricordare il 45° anniversario delle relazioni diplomatiche tra le due potenze, Xi ha sottolineato la necessità di dover onorare le parole con le azioni.
Da parte sua, Blinken ha affermato che entrambe le parti dovrebbero impegnarsi a rafforzare la comunicazione, in modo da evitare malintesi. Ma fra il dire e il fare c’è di mezzo il mare visto che il segretario statunitense, a seguito dei colloqui e in riferimento al conflitto russo ucraino, ha ribadito che Washington è pronta ad adottare nuove misure e imporre sanzioni contro la Cina alla luce della situazione in Ucraina.
Intanto oggi è intervenuto ad Astana il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu. Durante un incontro con i suoi omologhi della Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai, Shoigu ha accusato gli Stati Uniti di aver creato il conflitto in Ucraina e di cercare di prolungarlo. “Washington è una delle principali fonti di instabilità globale”, ha detto il ministro russo portando gli esempi degli interventi militari a stelle e strisce in Afghanistan, Iraq, Libia e Siria. “Gli Stati Uniti”, ha aggiunto Shoigu, “utilizzano anche strumenti finanziari e diplomatici per danneggiare i propri avversari e alimentare il caos in diverse parti del mondo”.