di Gionata Chatillard
È un “no” definitivo quello di Xi Jinping al vertice del G20 di Nuova Delhi. Il presidente cinese ha infatti confermato di non voler partecipare al summit che si terrà questo fine settimana nella capitale indiana. Al suo posto ci sarà invece il primo ministro Li Qiang. Una scelta per cui Pechino non ha fornito motivazioni ufficiali, ma che intende in qualche modo prendere le distanze dal G20, così come del resto aveva già fatto Mosca annunciando l’assenza di Vladimir Putin.
Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, si è detto “rammaricato” per la decisione del suo omologo cinese. Eppure, secondo diversi analisti, la decisione di Xi potrebbe avere più a che fare con questioni regionali che con l’intenzione di fare uno smacco alla Casa Bianca. Pechino ha infatti conti in sospeso non solo con Washington, ma anche con il Giappone, che ha già detto di voler sfruttare l’incontro del G20 per cercare un consenso internazionale riguardo il rilascio dell’acqua di Fukushima nell’Oceano Pacifico. Misura, questa, a cui la Cina si è opposta frontalmente vietando tutte le importazioni di prodotti ittici nipponici.
Una considerazione ancora maggiore merita poi il fatto che il vertice di questo weekend si tenga in India. L’assenza di Xi al summit del G20 potrebbe in questo senso essere messa in relazione con i conflitti territoriali che da sempre dividono Pechino e Nuova Delhi. Tanto più che il Governo indiano ha deciso di mostrare i suoi muscoli alla Cina proprio questa settimana, dando il via a grandi manovre militari a ridosso del confine con la Repubblica Popolare. Le esercitazioni, che proseguiranno per tutta la durata del vertice, non sono di sicuro un segnale di distensione per Xi, che forse proprio per questo ha deciso di snobbare l’incontro di Nuova Delhi.
