di Fabio Belli e Margherita Furlan
La rottura tra Varsavia e Kiev è totale. Dopo il rifiuto, da parte del presidente polacco, Andrzej Duda, di incontrare Zelensky alle Nazioni Unite, il primo ministro, Mateusz Morawiecki, ha affermato che il suo Paese non fornirà più armi all’Ucraina.
“Non stiamo più trasferendo armi perché ora stiamo dotando la Polonia con armi più moderne”, ha affermato Morawiecki durante un’intervista a un media nazionale. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è senza dubbio la dichiarazione del presidente ucraino all’ONU che aveva accusato velatamente Varsavia, come altri governi, di far finta di sostenere la cosiddetta controffensiva. A pesare è anche la decisione polacca di bloccare l’importazione del grano ucraino, una decisione che aveva spinto Kiev a dichiarare di sollevare la questione all’Organizzazione Mondiale per il Commercio. Una questione che, secondo il Financial Times, vedrà l’Unione europea appoggiare la Polonia. Nel merito secondo le analisi polacche, su 73 campioni di grano importati dall’Ucraina, in 17 è stata rilevata la salmonella, in altri 17 pesticidi, in 11 OGM e in 6 micotossine. Gli esami avrebbero rilevato anche la presenza di mercurio, cadmio, piombo e ferro.
E a Kiev sembra girare le spalle anche Berlino. Il ministro degli Esteri tedesco Annalena Bäerbock ha puntualizzato che la Germania non sosterrà la proposta di Volodymyr Zelensky di privare la Russia del diritto di veto nel Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Non vanno meglio i rapporti con Washington. «Se non riceviamo gli aiuti, perderemo la guerra». Questo l’appello di Volodymyr Zelensky ai senatori americani a cui lo speaker della Camera, Kevin McCarthy, ha risposto escludendo di mettere nell’agenda l’approvazione di un pacchetto di aiuti militari da 24 miliardi di dollari all’Ucraina entro la fine dell’anno, come richiesto dal presidente Biden. «Abbiamo i nostri problemi fiscali di cui occuparci. Ci sono 10.000 persone che hanno appena attraversato il confine e il presidente pensa solo» all’Ucraina, ha dichiarato McCarthy. Zelensky, ricevuto al Pentagono dal segretario alla Difesa, Lloyd Austin, prima dell’incontro alla Casa Bianca con Joe Biden, ha chiesto aerei e missili lungo raggio» per ora inutilmente.
Nel frattempo, dopo il cessate il fuoco nella regione del Nagorno Karabakh, oggi le due parti si sono incontrate a Evlak per decidere i dettagli della capitolazione senza però giungere a un accordo definitivo. Intanto Mosca ha aperto un’inchiesta sulla morte di alcune forze di pace russe. Alla Russia dunque non sono bastate le scuse del presidente azero. Dalle prime informazioni diramate dal Ministero della Difesa russo risulta che gli occupanti di un’auto del contingente di pace sarebbero stati colpiti da colpi di arma da fuoco mentre si dirigevano verso un posto di osservazione. Quattro i morti e un ferito.