di Fabio Belli ed Elisa Angelone
Mosca, dopo aver ottenuto il voto della propria risoluzione su una nuova commissione per il Nord Stream, procede la propria battaglia diplomatica verso il vecchio mondo unipolare.
“Washington viola la sovranità di altri paesi mentre afferma di sostenere la libertà di parola ed è il più grande dittatore del mondo”, ha dichiarato il segretario del Consiglio di sicurezza russo, Nikolai Patrushev, durante un’intervista a Rossiyskaya Gazeta. Il funzionario russo nel commentare l’imminente e cosiddetto Summit per la Democrazia, ha altresì sottolineato come questo evento, organizzato dalla Casa Bianca, abbia finalità elettorali e, ad ogni modo, sarà per rafforzare quell’ordine mondiale in cui Washington vuole svolgere un ruolo centrale a tempo indeterminato ed in cui eventuali dissidenti saranno etichettati come ‘stati non democratici'”.
Patrushev ha anche fatto autocritica sugli errori dell’Unione Sovietica del passato, asserendo che oggi Mosca è in grado di garantire sia la stabilità interna che la sicurezza dalle minacce esterne. Motivo per cui il funzionario ha messo in guardia Washington: “La Russia è paziente e non intimidisce nessuno. Ma possiede armi moderne e uniche in grado di distruggere, in caso di minaccia alla sua esistenza, qualsiasi avversario, compresi gli Stati Uniti”.
Sul fronte energetico, invece, anche l’agenzia Bloomberg è costretta ad ammettere che le esportazioni di gasolio dalla Russia potrebbero raggiungere un nuovo record questo mese nonostante le sanzioni. Bloomberg, che cita i dati di Vortexa, riferisce infatti come nei primi 19 giorni di marzo le esportazioni russe siano state pari a 1,5 milioni di barili al giorno. Un trend che, se continua, supererà i volumi record del 2016. I destinatari del gasolio russo sarebbero soprattutto la Turchia, il Marocco, il Brasile, la Tunisia e l’Arabia Saudita – tutti paesi che avrebbero intensificato i propri acquisti di energia russa.
Intanto oggi militari statunitensi, britannici, rumeni e moldavi hanno iniziato un’esercitazione dal nome JCET-2023.
Il training militare si svolgerà fino al prossimo 7 aprile in Moldavia e mira all’addestramento congiunto e allo scambio di esperienze tra i militari delle forze speciali, nonché ad aumentare il livello di interoperabilità tra i contingenti partecipanti.
Il ministero della Difesa moldavo ha informato i cittadini che, nell’ambito dell’esercitazione, vi saranno spostamenti massivi di attrezzature militari.