di Fabio Belli
“Con il sabotaggio del Nord Stream gli Stati Uniti intendevano usare la minaccia per dissuadere la Russia dall’attaccare l’Ucraina”
È quanto sostiene il Premio Pulitzer Seymour Hersh in un’intervista alla testata on line tedesca Tichys Einblick. Il giornalista ha affermato che gli Stati Uniti stavano pianificando il sabotaggio del gasdotto già dalla fine del 2021 quando Washington accusava Mosca di attuare un rafforzamento militare lungo il confine con l’Ucraina. Sempre secondo Hersh, per il presidente Joe Biden la minaccia attuata nei confronti del Cremlino avrebbe potuto essere un deterrente, un qualcosa di straordinario che la Casa Bianca poteva usare per convincere Putin a non attaccare l’Ucraina.
“Non credo che questa amministrazione sia molto brava nella persuasione, in quanto essa opera sulla falsariga di ‘O sei con noi o sei contro di noi’”, ha precisato il giornalista.
Hersh ha poi rincarato la dose con l’inquilino della Casa Bianca, candidandolo nella lista dei presidenti degli Stati Uniti più stupidi dopo la seconda guerra mondiale, in quanto far saltare le forniture di gas di un alleato, cioè la Germania, è una mossa tutt’altro che saggia.
Secondo il giornalista, però, Washington non ammetterà mai la propria responsabilità, nonostante già nel febbraio 2022, Biden avesse promesso esplicitamente che gli Stati Uniti avrebbero “messo fine” al Nord Stream in caso di intervento in Ucraina.