di Fabio Belli
Storica visita del presidente cubano Miguel Diaz-Canel, volato in Iran con una delegazione per rafforzare la cooperazione bilaterale tra i due paesi. Canel è il primo leader di Cuba a visitare la Repubblica Islamica dopo la visita di Fidel Castro avvenuta 22 anni fa.
Durante l’incontro tra Canel e il presidente iraniano, Seyyed Ebrahim Raeisi, è stata concordata una posizione comune sulla necessità di formare una coalizione per sostenere il popolo palestinese oppresso in cooperazione con i paesi alleati. I due leader hanno espresso rammarico per l’inefficienza dei sistemi internazionali – Lega Araba inclusa -, rei di non aver saputo fermare, a loro dire, la “macchina da guerra che gli Stati Uniti hanno fornito al regime sionista”. Raisi ha inoltre sottolineato come sia l’Iran che Cuba stiano resistendo all’arrogante sistema statunitense e hanno lanciato un monito a Washington e ai loro sodali per i loro errori di calcolo riguardo all’attuazione della politica di sanzionatoria.
Raisi ha pertanto elogiato la crescente cooperazione dell’Iran con Cuba, in particolare nei campi della scienza e della tecnologia, ribadendo come L’Avana e Teheran siano determinati a espandere le relazioni anche nei settori dell’agricoltura, delle miniere e dell’energia. In concreto Iran e Cuba hanno firmato sette documenti e accordi per il miglioramento della cooperazione bilaterale.
I due leader hanno incontrato anche il capo della rivoluzione islamica, l’Ayatollah Seyyed Ali Khamenei, il quale ha affermato che le grandi capacità politiche ed economiche di Iran e Cuba dovrebbero essere utilizzate per formare una coalizione contro il bullismo degli Stati Uniti e dei suoi alleati occidentali.