di Fabio Belli
Il Ministero della Difesa russo ha ricevuto nuovi dati che dimostrerebbero ancora una volta lo sviluppo di armi biologiche degli Stati Uniti sul territorio dell’Ucraina.
Secondo i documenti, sequestrati dai militari russi in un laboratorio nella regione di Kherson, si tratterebbe della raccolta di ceppi del virus dell’influenza aviaria, in particolare, l’H5N8, la cui letalità, in caso di trasmissione all’uomo, potrebbe raggiungere il 40%. Lo ha reso noto il capo delle forze di difesa contro le radiazioni, chimiche e biologiche, Igor Kirillov.
I documenti confermerebbero il coinvolgimento dell’Istituto di medicina veterinaria di Kharkiv nei progetti statunitensi U-P-8, P-444 e Flu-Fly-Way, il cui scopo, sempre secondo Kirillov, sarebbe quello di valutare le condizioni in cui i processi di trasmissione di agenti patogeni possono diventare incontrollabili. Condizioni che il dipartimento militare statunitense starebbe studiando anche al di fuori del territorio ucraino.
Kirillov ha altresì aggiunto che i dipendenti del laboratorio di Kherson avrebbero cercato di distruggere urgentemente i biomateriali e le altre prove a supporto, ma l’istituto di ricerca russo facente capo al ministero della Difesa sarebbe riuscito ugualmente a identificare tracce di materiale genetico di influenza aviaria ad alta patogenicità.
L’esponente della Difesa russo ha anche fatto notare che dall’inizio di quest’anno in Russia sono stati registrati 32 focolai di influenza aviaria.