di Fabio Belli
Dopo la visita in Israele il presidente Biden ha parlato alla nazione sostenendo che l’America ha il dovere e l’interesse a reagire, rappresentando il faro della libertà che è sempre stata la sua natura e la sua missione. Come durante la Seconda guerra mondiale, gli Stati Uniti quindi per Biden devono tornare ad essere “l’arsenale della democrazia”, non solo per aiutare gli alleati a difendersi, ma per salvare i valori su cui sono stati fondati. Biden ha ripetuto che il mondo è arrivato ad un “punto di svolta” della storia, in cui si deciderà il futuro della democrazia e del sistema di vita e governo che intendiamo lasciare ai nostri figli. “Quando i dittatori non vengono fermati, continuano a diventare sempre più aggressivi”. Questo riguarda Putin, che dopo gli scempi compiuti in Ucraina, dove ha usato come armi gli stupri e “i rapimenti di bambini strappati alle loro famiglie”, attaccherà la Nato, secondo la visione di Biden. Ma vale anche per Hamas, che opera per conto dell’Iran allo scopo di demolire la civiltà basata sulle regole condivise. “La leadership americana è ciò che tiene insieme il mondo. Le alleanze americane ci manterranno al sicuro. I valori americani sono ciò che ci rendono un partner con cui altre nazioni vogliono lavorare. Ma tutto questo è a rischio”, ha detto Biden secondo cui l’allontanamento da Kiev e da Tel Aviv non varrebbe la pena. “Ecco perché domani invierò al Congresso una richiesta di bilancio urgente per finanziare le esigenze di sicurezza nazionale, per sostenere i nostri partner, tra cui Israele e l’Ucraina. È un investimento intelligente che pagherà i dividendi per la sicurezza americana per generazioni”, ha dichiarato l’inquilino della Casa Bianca. La richiesta odierna del presidente degli Stati Uniti consta di una voce di bilancio urgente del valore di 106 miliardi di dollari che comprende aiuti per 14,3 miliardi per Israele e un nuovo pacchetto per l’Ucraina per 61,4 miliardi.
Alle affermazioni di Biden ha risposto da Mosca la portavoce degli Esteri russo, Maria Zakharova, che ha fatto notare come una volta il tutto era in nome della “lotta per la libertà e la democrazia. Ora si scopre che è solo un calcolo. È sempre stato così, solo che il mondo è stato ingannato con la scusa di valori che per Washington non esistono”, ha scritto la portavoce sul suo canale Telegram puntualizzando che le guerre, che sarebbero state un saggio investimento per Washington, non sono mai state combattute sul suolo americano.
“Gli Stati Uniti combattono solo per mantenere lo status di prima potenza, compiendo guerre e stermini in altri paesi, solo per indebolire i loro concorrenti sulla scena mondiale”, scrive la Zakharova citando inoltre le parole di Oliver Wendell Holmes Jr. membro storico della Corte Suprema degli Stati Uniti, secondo il quale l’autosviluppo di un uomo muore con lui, come le sue virtù scompaiono dalla sua memoria, ma i dividendi delle azioni che lascia in eredità ai suoi figli vivono e mantengono verde la sua memoria.
“A quanto pare”, conclude la Zakharova, “tutto è morto e sepolto in coloro che giudicano i dividendi del sangue in questo modo.”