di Elisa Angelone
Parallelamente al primo importante vertice Cina-Asia centrale a Xi’an e al Forum Russia-mondo islamico a Kazan’, è iniziato oggi l’incontro esclusivo dell’élite globalista a Lisbona, anche noto come gruppo Bilderberg. 130 i partecipanti provenienti da 23 paesi. Tra i nomi più noti Henry Kissinger, il segretario della NATO, Jens Stoltenberg, la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, il capo della diplomazia UE, Josep Borrell, ma anche il commissario UE agli Affari economici, Paolo Gentiloni, i premier di Danimarca, Finlandia e Olanda e, manco a dirlo, il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba. A questi si aggiungono come di consueto influenti personalità dal mondo accademico, della finanza e dei media. A rappresentare i media di regime nostrani, Lilli Gruber.
I temi centrali dell’agenda di quest’anno non si discostano molto da quelli dell’anno scorso. Cina, Russia e Ucraina restano infatti protagoniste del dibattito, ma al trio si è aggiunta anche la voce “India”. Segno, questo, dell’ascesa inarrestabile del Sud globale che minaccia di stravolgere i piani dell’imperialismo atlantico. Non a caso uno dei punti in agenda è proprio la “leadership statunitense”. Le “minacce transnazionali” hanno preso il posto occupato l’anno scorso dall’emergenza sanitaria, e l’intelligenza artificiale quello della disinformazione. Immancabili infine le “sfide fiscali” e la transizione energetica.
“Grazie alla natura privata dell’incontro, i partecipanti prendono parte come individui piuttosto che a titolo ufficiale, e non sono quindi vincolati dalle convenzioni del loro ufficio o da posizioni prestabilite” si legge nel comunicato stampa del Gruppo, l’unica forma di comunicazione che trapela ufficialmente dalle lussuose stanze dell’hotel portoghese dove per i prossimi due giorni il circolo esclusivo del Bilderberg darà sfogo alla propria creatività per ridare al mondo la forma a sé più congeniale.