di Jeff Hoffman
Lo yuan cinese ha superato l’euro diventando la seconda valuta più importante nelle riserve internazionali brasiliane.
A certificarlo è un rapporto della Banca centrale del paese carioca da cui, fra le altre cose, emerge che nel 2018 la moneta cinese non era neanche presente fra le riserve estere del paese, mentre, adesso, rappresenta il 5,37% delle riserve rispetto al 4,7% dell’euro. Il dollaro statunitense copre invece l’80,42% delle riserve brasiliane.
La notizia è che all’inizio del 2023 Cina e Brasile hanno istituito misure di compensazione dello yuan per facilitare il commercio bilaterale e gli investimenti, riducendo così il dominio del dollaro sul paese.
Nel frattempo, il previsto viaggio a Pechino del presidente brasiliano, Inacio Lula da Silva, è stato riprogrammato, causa sopraggiunta polmonite, l’11 aprile prossimo, cancellando però il previsto faccia a faccia con Ursula Von der Leyen, la cui agenda prevedeva un incontro con il presidente brasiliano il 12 aprile.
Se a saltare è l’incontro con la Von der Leyen, il faccia a faccia con il ministro degli esteri russo, Sergej Lavrov, fissato per il 17 aprile, è invece stato confermato dal team di Lula. “In questo momento critico si deve mantenere la massima pressione su Putin e il governo russo”, aveva appena dichiarato Ursula Von der Leyen.