di Fabio Belli
Nel corso delle indagini sul finanziamento di attività terroristiche in Russia, figurerebbe anche la holding ucraina Burisma, tristemente nota per uno scandalo di corruzione che coinvolge da anni la famiglia Biden. Ad annunciarlo è stato oggi il comitato investigativo russo secondo cui i fondi, tra cui quelli di Burisma, sarebbero stati utilizzati negli ultimi anni per effettuare attacchi terroristici in Russia.
Inoltre, secondo il servizio segreto straniero russo SVR, le compagnie statunitensi di mercenari starebbero reclutando membri dei cartelli della droga messicani e colombiani che scontano condanne negli Stati Uniti, per inviarli come carne da macello nel conflitto ucraino.
Nel frattempo, il ministro degli Esteri russo, Sergeij Lavrov e il suo omologo cinese, Wang Yi, hanno tenuto oggi a Pechino colloqui sulla cooperazione bilaterale.
I due hanno fatto sapere che sono in preparazione prossimi incontri tra i rispettivi presidenti, Vladimir Putin e Xi Jinping, ai vertici BRICS e Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai.
Organismi nel cui ambito i capi delle due diplomazie intendono risolvere le questioni relative alle sanzioni di Russia e Cina.
Lavrov e Wang Yi hanno espresso il loro impegno a rafforzare la sicurezza in Eurasia, visto che, a loro dire, le piattaforme esistenti come NATO e l’OSCE, avrebbero esaurito qualsiasi possibilità di condurre seri negoziati basati sull’equilibrio degli interessi. Ne sarebbe d’esempio la conferenza internazionale sull’Ucraina che, ignorando la posizione di Mosca, sarebbe una piattaforma totalmente inefficace. Il capo della diplomazia russa ha incontrato anche Xi Jinping, portando i saluti del presidente Vladimir Putin. Il presidente cinese ha affermato che “Pechino e Mosca hanno intrapreso la strada della coesistenza pacifica e stanno lavorando per raggiungere una cooperazione reciprocamente vantaggiosa”.
Lavrov è intervenuto anche sulla questione degli attacchi alla centrale nucleare di Zaporozhye, dove la Russia aspetta al varco una valutazione onesta da parte dell’AIEA visto che il direttore generale Rafael Grossi non avrebbe ancora esplicitamente menzionato gli ovvi responsabili degli attacchi.
Intanto oggi un drone dell’esercito ucraino ha nuovamente attaccato il tetto di un edificio della centrale nucleare di Zaporozhye. Secondo il servizio stampa della centrale, nessuno del personale è rimasto ferito e nessun danno è stato rilevato.
Un bombardamento ucraino nella regione russa di Bryansk ha invece incendiato un edificio residenziale e causato la morte di una donna e di un bambino. A riferirlo è stato il governatore della regione, Alexander Bogomaz. Il bombardamento sarebbe avvenuto nel villaggio di Klimovo, a 15 km dal confine ucraino, dove altri tre residenti locali sono rimasti feriti.