di Fabio Belli
Una legge per vietare ai presidenti statunitensi di ritirare unilateralmente il paese dalla NATO.
È quanto ha approvato nei giorni scorsi il Senato a stelle e strisce con 65 voti a favore e 28 contrari. L’emendamento, inviato al National Defense Authorization Act per l’anno fiscale 2024, vieterà al Presidente degli Stati Uniti di sospendere, terminare, denunciare o ritirarsi dalla NATO senza il parere e il consenso dei due terzi del Senato.
La nuova normativa pone il veto anche a qualsiasi finanziamento a sostegno di un ritiro dall’Alleanza qualora un presidente tentasse di lasciare la NATO senza l’approvazione del Senato, autorizzando inoltre il Congresso a impugnare un’amministrazione in tribunale sulla questione.
Nonostante i voti contrari siano tutti nell’ala repubblicana, uno degli sponsor del provvedimento è il senatore repubblicano della Florida, Marco Rubio, che considera la NATO un’alleanza militare essenziale per proteggere gli interessi nazionali e migliorare la presenza internazionale dell’America.
Il disegno di legge potrebbe essere un segnale dei timori di un ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca visto che il tycoon aveva in passato messo in discussione il valore l’adesione statunitense all’Alleanza atlantica, lamentandosi del fatto che molti paesi europei, in particolare la Germania, avrebbero destinato uno scarso contributo alle spese militari della NATO.
Non a caso, in una recente intervista a Fox News, Donald Trump ha affermato che i paesi dell’Ue dovrebbero stanziare all’Ucraina circa 100 miliardi di dollari in modo che l’importo dell’assistenza possa essere paragonabile a quello che Washington ha fornito a Kiev. “Noi siamo a un oceano di distanza. Perché paghiamo 150 miliardi di dollari e loro 20?”, ha detto Trump.