di Jeff Hoffman
“Noi abbiamo creato l’Isis e tutti lo sapevano”, ha affermato il candidato alle primarie per la presidenza degli Stati Uniti Robert Kennedy, aggiungendo poi che una vasta parte di persone hanno preferito chiudere gli occhi e non vedere.
“Il regime americano è il padrino di Daesh”, ha ribadito il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanaani, ringraziando Robert Kennedy jr per quanto espresso a Boston, durante un intervento pubblico mercoledì 19 aprile.
“Voglio dismettere l’agenzia di sicurezza internazionale frantumandola in mille pezzi da disperdere al vento”, aveva già affermato Kennedy nei giorni scorsi riferendosi alle numerose guerre ingaggiate da Washington sulla falsa riga delle informazioni fornite dalla CIA.
Saltano agli occhi, fra le altre cose, le dichiarazioni del veterano repubblicano Roger Stone, già co-regista delle campagne elettorali di Richard Nixon, Ronald Reagan e George W. Bush, secondo cui la candidatura di Kennedy, nonostante alcune divergenze con Donald Trump, rappresenterebbe una candidatura di unità nazionale.
Non a caso, si direbbe, nel 2021 Robert Kennedy partecipò al ReAwken Tour, evento additato dalla stampa dominante come movimento cristiano di estrema destra. lasciandosi fotografare al fianco del generale Flynn e dello stesso Stone.
“L’esercito tornerà al suo giusto ruolo di difesa della patria. Metteremo fine alle guerre per procura, alle campagne di bombardamenti, alle operazioni segrete, ai colpi di stato, ai paramilitari e a tutto ciò che è diventato così normale che la maggior parte delle persone non sa che sta accadendo. Ma sta accadendo, un costante drenaggio delle nostre forze”, si legge dal sito web del neo candidato Robert F. Kennedy.
A confermare la complessità del caso, per il quale le semplificazioni sono sconsigliate, ci pensa Steve Bannon che, dalla sua oscura postazione, ha incoraggiato Robert Kennedy a candidarsi.
Come sono geniali gli americani, te la mettono lì, la libertà è alla portata di tutti, come la chitarra. Ognuno suona come vuole, e tutti suonano come vogliono la libertà.