di Elisa Angelone
Per prendere in modo ancora più netto le distanze da Mosca, la Chiesa ortodossa autocefala dell’Ucraina ha approvato ieri, 24 maggio, il passaggio al calendario giuliano rivisto, anche detto semplicemente nuovo calendario giuliano che, di fatto, corrisponde a quello gregoriano di Roma. Il passaggio sarà valido dal 1 settembre di quest’anno. E così ora cambieranno le date delle principali festività ortodosse, come ad esempio il Natale e l’Epifania che saranno celebrate secondo il rito occidentale il 25 dicembre e il 6 gennaio rispettivamente, invece che il 7 e il 19 gennaio come da rito ortodosso. La Pasqua sarà invece celebrata come prima.
Come riferito dal Consiglio episcopale della Chiesa ortodossa ucraina, le parrocchie e i monasteri che lo desiderano, potranno comunque continuare ad utilizzare il vecchio calendario. “Non è una decisione facile (…), ma è necessaria come lo è stata la decisione di introdurre la lingua ucraina moderna nel culto al posto della tradizionale lingua slava”, ha commentato il metropolita di Kiev Epifanij.
Più passa il tempo, più diventa evidente come Kiev, sotto comando statunitense, creando divisione e generando odio, stia trascinando il mondo sull’orlo dell’abisso.