di Fabio Belli
I sospettati nel caso dell’attacco terroristico al Crocus Hall hanno dichiarato durante gli interrogatori che avrebbero dovuto raggiungere Kiev per ricevere una ricompensa. Lo ha riferito il comitato investigativo sul proprio canale Telegram. Intanto il tribunale di Mosca ha arrestato il nono imputato. Si tratta di un 24enne, originario del Tagikistan, che alloggiava in un ostello vicino alla stazione della metropolitana Shchelkovskaya.
Nel frattempo, la portavoce del Ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha definito “vergognoso” il fatto che il Consiglio d’Europa non abbia condannato l’attacco terroristico di Mosca. Secondo la funzionaria russa, la mancata reazione da parte della “autoproclamata coscienza dell’Europa” sarebbe solo “l’ultimo episodio vergognoso nella storia di questa organizzazione. Questa linea di comportamento di Strasburgo”, ha aggiunto la Zakharova, “dimostra ancora una volta il profondo degrado del Consiglio d’Europa di oggi, che è affogato nell’ipocrisia politica e nei doppi standard”.
Altre parole della portavoce sono state rivolte anche a Israele in merito ai recenti attacchi israeliani contro la Siria, giudicati categoricamente inaccettabili. “Mosca condanna queste azioni e le considera provocatorie, ha detto la Zakharova.
Sempre la portavoce degli esteri ha altresì affermato che la Russia non intende partecipare alla conferenza in Svizzera sull’Ucraina rilanciata dal ministro degli Esteri ucraino Dmitry Kuleba. Intenzione confermata anche dal portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, secondo il quale una simile affermazione “contraddice assolutamente il divieto codificato imposto al presidente dell’Ucraina di negoziare con la Russia”.
Il portavoce del Cremlino ha anche indicato che Mosca non accetterà una serie di regole “sviluppate da qualcun altro”.