NATO: avanti col 6G in Finlandia
di Jeff Hoffman
Si è recato a Helsinki per siglare un accordo sul 6G il segretario di Stato a stelle e strisce Antony Blinken che ha scelto il nuovo membro della NATO per dettare la linea sull’uso delle connessioni veloci a svantaggio della Cina e a favore della guerra. Creare un approccio globale congiunto verso una tecnologia sostenibile, affidabile, competitiva e sicura, è lo scopo dichiarato dal comunicato pubblicato il 2 giugno a fine incontro. A disegnare la narrativa destinata ai vassalli europei ci ha pensato il ministro Haavisto che, in accordo con l’orchestra dei diritti ha dichiarato al quotidiano finlandese Helsingin Sanomat che la nuova tecnologia in arrivo dovrà prevedere il rispetto dei diritti umani e sarà “democratica e trasparente.”
Come spiegano i dati, d’altro canto, l’ultraveloce internet dei corpi è per Washington il principio attivo senza il quale il farmaco della guerra produrrebbe gravi e nocivi effetti collaterali. Le connessioni ultraveloci rappresentano dunque per la NATO una questione non più rimandabile.
La conferma era già arrivata alla quarta riunione del Consiglio “commercio e tecnologia” USA-Ue tenutasi a Luleà a fine maggio, dove lo stesso Antony Blinken aveva spiegato ai cosiddetti alleati che i binari su cui correre sono quelli della tecnologia. Nero su bianco, a Luleà come al G7, il contrasto alla Cina la cui industria Hi Tech, secondo Washington e la stampa ammaestrata, non è abbastanza democratica.
Il governo finlandese ha intanto fatto sapere che intende espellere dal paese nove persone che hanno lavorato presso l’ambasciata russa. E la guerra continua su tutti i fronti