di Jeff Hoffman
La Cina ha appena istituito il terzo e più grande fondo di investimenti statali allo scopo di potenziare l’industria dei semiconduttori e raggiungere l’autosufficienza.
Istituito venerdì scorso con il nome di China Integrated Circuit Industry Investment Fund, “Big Fund per gli amici”, il nuovo fondo finanziario è nato con un capitale sociale di 47,5 miliardi di dollari e conta 19 investitori azionari guidati dal Ministero delle Finanze, la China Development Bank Capital e il gestore patrimoniale statale Shanghai Guosheng Group, mentre altri istituti bancari del grande paese asiatico stanno collaborando con investimenti milionari.
In seguito all’ultima ondata di sanzioni statunitensi, quindi, si direbbe che Pechino abbia dato un’ulteriore spinta verso l’indipendenza tecnologica.
Dal punto di vista borsistico le azioni cinesi dei chip sono aumentate del 3% apprestandosi a registrare il massimo guadagno dell’ultimo mese, confermando una tendenza positiva dell’economia.
Inoltre, dopo aver congelato i beni di numerose società statunitensi produttrici di armi, Pechino ha aumentato del 25% i dazi sull’importazione di determinati modelli di automobili dall’UE e dagli USA confermando una guerra economica senza esclusione di colpi.