di Gionata Chatillard
È arrivata dal generale Lin Wen-huang l’ultima minaccia di Taipei a Pechino. “Se l’Esercito cinese dovesse continuare a entrare nel nostro spazio aereo e marittimo ignorando i nostri avvertimenti, contrattaccheremo attivamente per salvaguardare la sicurezza nazionale di Taiwan”. Queste le parole pronunciate dal militare, che ha ribadito così la posizione ufficiale del suo paese riguardo i confini territoriali che separano l’isola dalla Repubblica Popolare.
L’avvertimento di Taipei, che ha esortato Pechino a non avvicinarsi a meno di 12 miglia nautiche dalle proprie coste, giunge poche ore dopo che 19 aerei da guerra cinesi sono stati rilevati vicino allo spazio aereo controllato da Taiwan. Il Governo insulare è abituato a ricevere con cadenza quasi quotidiana visite di questo tipo, che Pechino spesso giustifica con la necessità di monitorare il transito di navi da guerra statunitensi nella regione. Era però dallo scorso 1º gennaio che gli aerei cinesi non si avvicinavano così tanto all’isola, motivo per cui Taipei ha deciso di lanciare un nuovo avvertimento.
Come se non bastasse, nella giornata di ieri le autorità taiwanesi hanno anche rilevato due navi da guerra russe al largo della costa orientale. Si tratta, in questo caso, di un avvistamento insolito. Mosca ha riferito che le imbarcazioni facevano parte di un distaccamento della flotta del Pacifico diretto verso il Mar delle Filippine. Taipei ha comunque deciso di inviare aerei e navi a sorvegliare le truppe russe, ben cosciente dei crescenti legami strategici tra il Cremlino e la Cina in un momento di massima tensione nel quadrante indo-pacifico.