di Jeff Hoffman
Il Giappone e le Filippine hanno firmato un patto di cooperazione alla difesa confezionato da Washington ai danni di Pechino.
L’accordo è stato firmato lunedì 8 luglio dai ministri degli Esteri dei due Paesi asiatici, Yoko Kamikawa e Gilberto Teodoro, dopo che i presidenti di Stati Uniti, Giappone e Filippine avevano pubblicato, l’11 aprile scorso, una dichiarazione di visione comune che, semplificando, impone ai due paesi asiatici la volontà belligerante della Casa Bianca e dei suoi burattinai.
Il patto appena siglato consente a Tokyo e Manila di schierare le proprie forze militari nei rispettivi paesi sia per esercitazioni e addestramento al combattimento che per difesa reciproca.
Il Giappone aveva siglato un accordo con l’Australia nel 2022 e con il Regno Unito nel 2023 mentre, guarda caso, questo è il primo accordo militare firmato da Tokyo nel continente asiatico.
“Un ordine internazionale libero e aperto basato sullo stato di diritto è il fondamento della pace e della prosperità regionale”, ha commentato il ministro degli Esteri giapponese, Yoko Kamikawa.
E’ notizia dell’ultim’ora che, con la scusa delle esercitazioni congiunte del 27 giugno, gli Stati Uniti hanno schierato nelle Filippine due tipi di missili a medio raggio capaci di volare per 1.800 e per 460 km. Si tratta rispettivamente dei missili da crociera Raytheon Tomahawk e di missili Raytheon SM-6, iniziando così l’accerchiamento missilistico della Cina.
Gli Stati Uniti mantengono attualmente nel continente asiatico circa 80 basi militari dislocate fra Giappone, Corea del Sud, Filippine e Australia per un totale di circa 80 mila soldati.
“La NATO dovrebbe restare nel suo ruolo di alleanza difensiva regionale, smettere di creare tensioni nella regione Asia-Pacifico, smettere di spacciare la mentalità della guerra fredda per cercare di destabilizzare l’Asia dopo averlo fatto con l’Europa”, ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Lin Jian, sottolineando con altre parole che per quanto la NATO possa dichiararsi come forza difensiva, i fatti parlano per lei.
“Il Giappone dovrebbe seriamente riflettere sulla sua storia di aggressioni”, si legge infatti sulla stampa cinese.
Stando agli analisti di Bloomberg, comunque sia, durante il 75° vertice della NATO, iniziato oggi a Washington, Giappone, Corea del Sud, Australia e Nuova Zelanda firmeranno un accordo con il cosiddetto Blocco Atlantico o, per meglio dire, il braccio armato della Casa Bianca e di chi ne fa le veci.