di Margherita Furlan
Dopo le indiscrezioni del Wall Street Journal, è arrivata la conferma delle autorità americane: il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, è atteso negli Stati Uniti dal 26 al 28 ottobre. Il capo della diplomazia di Pechino incontrerà il segretario di Stato, Antony Blinken. Al centro del colloquio ci saranno i principali temi bilaterali, regionali e globali, alla luce della necessità di mantenere aperti i canali di comunicazione tra i due Paesi “in maniera responsabile”. Gli Stati Uniti, conclude la nota, continueranno ad avvalersi della diplomazia “per fare i loro interessi e fare progressi insieme sulle principali sfide transnazionali”. Sono giorni in cui, tra le due sponde del Pacifico, la diplomazia non si ferma. Mentre il governatore della California, Gavin Newsom, si trova nel Guangdong (primo funzionario americano del suo livello a visitare la Cina in quattro anni), il dipartimento del Tesoro ha annunciato che rappresentanti del ministero del Commercio cinese hanno preso parte al primo incontro del nuovo gruppo sino-americano per il lavoro macroeconomico. Una delle nuove piattaforme di dialogo annunciate dopo la visita di Janet Yellen a Pechino.
Qualcosa si muove anche sul più delicato piano della difesa: stamani il China Daily, citando fonti ufficiali, ha rivelato che all’imminente Xiangshan Forum presenzierà Xanthi Carras, il direttore dell’ufficio del vice segretario alla Difesa per Cina, Taiwan e Mongolia. Ma non è escluso che un bilaterale ai vertici – ovvero con Lloyd Austin – avvenga il prossimo mese in Indonesia, a margine dell’ Asean Defence Ministers’ Meeting-Plus. L’ultimo scambio tra i titolari della Difesa cinese e americana risale a novembre 2022 ed era avvenuto proprio in occasione del summit, ospitato lo scorso anno dalla Cambogia. Stavolta però non è chiaro chi si interfaccerà con Austin, considerato che la controparte cinese, Li Shangfu, è sparito da due mesi. Se il tempismo non è casuale, l’incalzante ripresa dei contatti bilaterali parrebbe suggerire una probabile partecipazione di Xi Jinping all’Asia Pacific Economic Cooperation (APEC) di San Francisco, il prossimo mese. Nel frattempo, restano però varie minacce da disinnescare. La tensione nel Mar cinese meridionale è ancora alta, soprattutto da quando gli Stati Uniti – citando la firma di un accordo di mutua difesa – hanno preso più esplicitamente le parti delle Filippine durante le recenti collisioni con la guardia costiera cinese nelle acque contese.