di Fabio Belli
Un autentico colpo da maestro quello del colosso tecnologico Huawei che ha inserito nel suo ultimo smartphone un processore di produzione cinese riuscendo a eludere le restrizioni statunitensi.
Il nuovo smartphone, lanciato sul mercato la settimana scorsa, monta infatti un chip Kirin 9000s che utilizza processore avanzato da 7 nanometri dal principale produttore di chip cinese, Semiconductor Manufacturing International Corp (Smic).
La Cina sarebbe dunque riuscita a produrre una tecnologia che dagli Stati Uniti era considerata al di là delle sue possibilità. Secondo quanto riporta Reuters, i test effettuati sul nuovo smartphone Huawei avrebbero dato risultati eccellenti in fatto di velocità di download.
Il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Jake Sullivan, ha comunque affermato che il governo degli Stati Uniti vuole conoscere la composizione precisa del processore di Huawei. L’obiettivo sarà quello di stabilire se l’embargo nei confronti di Huawei sia stato effettivamente violato.