di Elisa Angelone
Dopo i “semi magici” e l’acqua ricavata da feci umane, il poliedrico filantropo Bill Gates sembra aver trovato un’ulteriore soluzione tecnologica in cui investire i suoi miliardi per il bene del pianeta: le mascherine elettroniche per mucche. Si sa infatti che tutti i ruminanti come le mucche emettono gas metano durante il processo di digestione del cibo. E si sa anche che il metano è considerato il più temibile tra i gas serra responsabili, secondo i cosiddetti esperti del clima, del riscaldamento globale, che è al centro di molte attività finanziate da Bill Gates.
E così la Bill & Melinda Gates Foundation ha deciso di sovvenzionare con 4,8 milioni di dollari ZELP, start-up inglese che vanta una tecnologia innovativa in grado di ridurre le emissioni di metano nell’atmosfera da parte del bestiame. Per l’appunto attraverso dispositivi basati sull’intelligenza artificiale che possono essere indossati dai bovini e che sono in grado di catturare il gas espirato dagli animali, ossidandolo e trasformandolo in una combinazione di CO2 e vapore acqueo che viene reimmessa nell’atmosfera. Questo è quanto si legge nel sito della start-up, che promuove le proprie mascherine intelligenti anche come dispositivi di monitoraggio dello stato di salute dei bovini grazie alla presenza di sensori.
Gli allevatori del futuro, insomma, secondo ZELP, che guadagna affittando le mascherine e vendendo crediti di compensazione di carbonio, potranno gestire i propri animali anche tramite app contribuendo così a ridurre la temibile CO2. Ma contribuendo anche, si potrebbe aggiungere, ad aumentare il controllo sulle aziende agricole e a trasformare in un business tanto redditizio quanto disumano processi assolutamente naturali.