di Fabio Belli
Le Forze di Difesa Israeliane, durante il fatidico attacco del 7 ottobre 2023, avrebbero ucciso deliberatamente propri cittadini per evitare che venissero presi in ostaggio dai combattenti palestinesi.
Lo afferma un’indagine pubblicata sul quotidiano israeliano Haaretz, secondo la quale l’esercito avrebbe invocato la cosiddetta Direttiva Annibale, che prevede l’uso della forza per impedire la cattura dei soldati secondo l’idea che sarebbe preferibile avere prigionieri morti piuttosto che rapiti. Nel dettaglio, la direttiva fu emanata già alle 7:18 del mattino del 7 ottobre e ordinava alle forze israeliane di uccidere i propri soldati e civili, se necessario.
L’autore dell’inchiesta, il giornalista Yaniv Kubovich, sostiene che l’ordine fosse di non far tornare nessun veicolo a Gaza. Già in un’intervista al New York Times del 22 dicembre scorso, il generale israeliano, Barak Hiram, aveva ammesso di aver ordinato a un carro armato di attaccare un’abitazione piena di prigionieri, anche a costo di vittime civili. Ma in quel caso il quotidiano statunitense, sempre a sostegno della cosiddetta “unica democrazia del Medio Oriente”, aveva liquidato l’ordine di Hiram come un evento eccezionale e isolato.
Purtroppo, per quanto riguarda Gaza, le verità nascoste non riguardano solo gli eventi del 7 ottobre, ma anche quelle sul bilancio delle vittime che, secondo un nuovo studio pubblicato sulla rivista medica The Lancet, potrebbe superare i 186.000 morti, ovvero circa cinque volte superiore agli oltre 38mila segnalati dalle autorità sanitarie dell’enclave. Lo studio, condotto da un team di ricercatori britannici, americani e canadesi, tiene conto anche delle morti indirette, ovvero quelle che si verificano successivamente anche per carestia e altri fattori di esposizione nelle zone bombardate. Una stima che però sarebbe addirittura al ribasso visto che, si legge nel rapporto, statisticamente le morti indirette nei conflitti recenti oscillano dalle tre alle quindici volte rispetto a quelle dirette.
Considerando che prima dell’inizio del conflitto la popolazione di Gaza era di circa 2,3 milioni, un simile numero di vittime si tradurrebbe in una perdita di circa l’8% della sua popolazione.