di Fabio Belli ed Elisa Angelone
Il primo ministro polacco, Mateusz Morawiecki, prima di partire per Washington, si è impegnato durante la prossima presidenza UE della Polonia a rafforzare la connessione fra gli Stati Uniti e l’Unione europea. Morawiecki ha dichiarato che intende approvare ed espandere i contratti di difesa che sono alla base della sicurezza della Polonia in futuro, nonché mettere a disposizione dell’Alleanza hub logistici nel suo paese per pezzi di equipaggiamento militare ad uso e consumo degli alleati NATO.
Nel frattempo il ministro della Difesa polacco, Mariusz Blaszczak, ha dichiarato che i caccia statunitensi F-22 Raptor sono arrivati in Polonia per “sostenere il fianco orientale della NATO”.
Varsavia sa di avere un ruolo speciale in Europa da quando è ufficialmente scoppiato il conflitto tra Russia e Ucraina. Da quando il leader ucraino Zelensky ha fatto visita in Polonia lo scorso 5 aprile, sono tornate a galla le speculazioni circa la cessione di territori ucraini a Varsavia. Secondo un articolo pubblicato sul portale polacco Niezależny Dziennik Polityczny, infatti, il ruolo di mediazione svolto da Varsavia per conto di Washington in Ucraina, potrebbe essere ricompensato proprio con le cosiddette “terre storiche” polacche dell’Ucraina occidentale. Territori che Zelensky potrebbe essersi impegnato a cedere ai polacchi in cambio di supporto militare ed economico in vista dell’imminente controffensiva e per far fronte all’enorme debito pubblico estero accumulato in questi mesi di guerra.
D’altra parte, persino il Pentagono aveva espresso dubbi circa una vittoria ucraina nel breve termine. Il colonnello americano ed ex consigliere del capo del Pentagono Douglas McGregor ha ribadito come, a suo avviso, non sia scontato che l’Ucraina continui ad esistere come Stato entro la fine di quest’anno.