di Jeff Hoffman
“I nuovi rigassificatori sono urgenti opere di pubblica utilità che proteggeranno l’Emilia Romagna dalle prossime alluvioni”. Questa la riflessione scaturita in seno al governo Meloni che, all’interno del Decreto Aiuti, ha inserito una norma per semplificare e velocizzare la predisposizione di nuovi impianti di rigassificazione.
Poco prima di accompagnare la presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen, a visitare i luoghi della Romagna devastati dall’alluvione, Giorgia Meloni ha pensato bene di implementare le norme stabilite dal precedente governo che, proprio a Ravenna, una delle città più colpite, aveva autorizzato, come a Piombino, la realizzazione di un rigassificatore per fronteggiare la crisi energetica nazionale ed europea pilotata da Washington.
“Integrazioni della disciplina in materia di realizzazione di nuova capacità di rigassificazione”, è l’incipit del Decreto Aiuti che conferma, in perfetta linea di continuità con i precedenti governi, “la strategia dello stato vassallo”.
Fra i fondi stanziati all’industria e all’agricoltura, oltre alla sospensione di rate, bollette e procedimenti giudiziari, vi è l’entrata in vigore del nuovo codice degli appalti voluto dalla Lega che prevede la gestione diretta e semplificata per i lavori di portata minore ai 500mila euro. “Si autorizza inoltre fino al 31 dicembre l’Agenzia delle dogane e dei monopoli a effettuare estrazioni straordinarie del Lotto e del Superenalotto e alla vendita dei beni mobili oggetto di confisca amministrativa”.
La produzione e l’invio di armi a Kiev, al contrario, è abbondantemente finanziata perché l’Europa, a tutto gas (statunitense), è ben inserita nel sistema guerra, anche contro la popolazione dell’Emilia Romagna.