di Andrea Lucidi
Sabato, a margine della 79esima sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York, il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha incontrato il suo omologo algerino Ahmed Attaf per discutere del rafforzamento delle relazioni strategiche tra Mosca e l’Algeria. I colloqui hanno evidenziato l’elevato livello di cooperazione politica e diplomatica tra i due paesi, con particolare attenzione ai conflitti regionali, come la crisi nel Sahel e l’escalation palestinese.
Lavrov ha sottolineato l’impegno della Russia nel sostenere i paesi africani in ambito di sicurezza e difesa, denunciando i recenti attacchi in Mali, attribuiti a ribelli sostenuti dall’Ucraina. Lavrov ha inoltre affermato che la Russia farà il possibile per garantire che le nazioni africane possano scegliere autonomamente il proprio sviluppo, contando sul supporto russo.
Questo incontro riflette il crescente interesse dei paesi africani a rafforzare i legami con Mosca, nonostante le critiche di alcune potenze occidentali.
Russia e Algeria già da alcuni anni stanno stringendo sempre più accordi di cooperazione, specialmente in ambito militare. Questo schema si sta diffondendo anche ad altri paesi africani, che scelgono di non affidare più la propria sicurezza alle forze armate dei paesi occidentali che nella stragrande maggioranza dei casi sono proprio ex paesi colonizzatori di quelle regioni.