di Fabio Belli
Il primo ministro giapponese, Fumio Kishida, ha incontrato ieri a Nuova Delhi il suo omologo indiano Narendra Modi con l’obiettivo di rafforzare la cooperazione tra i due Paesi.
Nell’occasione il premier nipponico ha invitato Modi a prendere parte al prossimo vertice del G7 a maggio. L’intento dichiarato di Kishida sarebbe quello di promuovere una visione dell’Indo-Pacifico libero e aperto, che tradotto nella lingua occidentale significa contrastare Pechino.
L’offerta di Tokyo, che fa leva sull’alleanza quadrilaterale nota come Quad insieme a Stati Uniti e Australia, include il sostegno alla sicurezza marittima, la fornitura di motovedette e attrezzature per la guardia costiera. L’India, nei confronti della Cina, ha inoltre sempre aperta la rivendicazione del territorio nella regione himalayana del Ladakh.
L’avvicinamento del Giappone all’India si configura dunque come una subdola (ma neanche tanto) manovra occidentale per allontanare il Paese del Dragone.
Non a caso la settimana scorsa Kishida aveva anche incontrato a Tokyo il Cancelliere tedesco, Olaf Scholz, con l’obiettivo di concordare il rafforzamento dei legami economici e militari e, sempre in riferimento alle presunte pratiche illegali di mercato condotte da Pechino, rafforzare le catene di approvvigionamento di minerali, semiconduttori, batterie e altre aree strategiche.
Per dare ancora testimonianza della sua fede atlantista, oggi il premier giapponese è andato in “pellegrinaggio” a Kiev.