di Fabio Belli
Nei giorni scorsi è stato dato il parere favorevole alla tanto controversa base militare nel parco toscano di San Rossore.
A esprimersi a favore della struttura i sindaci del Comitato appositamente costituito, sebbene il via libera sia arrivato grazie all’assenza e all’astensione della maggior parte dei primi cittadini e con il solo voto favorevole dei sindaci di Viareggio e Pisa.
Finanziata dai famigerati fondi del PNRR e annunciata per decreto nel 2022 dall’allora Esecutivo Draghi, la struttura ospiterà il quartier generale del gruppo interventi speciali, del reggimento carabinieri paracadutisti Tuscania e del nucleo cinofili dell’Arma. Gran parte della base verrà costruita all’interno dell’area Cisam a San Piero a Grado, nel cuore del Parco, che copre una zona boschiva di circa 480 ettari.
Un aspetto questo che ha scatenato le proteste delle realtà politiche e associative del territorio che, da un anno e mezzo, si oppongono alla costruzione del centro ritenendo il progetto una devastazione del parco visto che sono previsti abbattimenti di 2500 piante di alto fusto oltre al fatto che non si conoscono i volumi degli edifici costruiti, tanto meno quali operazioni verranno svolte.
Mentre è stata lanciata anche su Change.org una petizione per dire NO alla base militare, gli oppositori hanno lanciato una mobilitazione nazionale contro guerra e armi, che si terrà nel comune pisano di San Piero a Grado e in Sicilia il prossimo 21 ottobre.