di Jeff Hoffman
E’ partita in Veneto, a Caorle, la prima sperimentazione di polizia predittiva che permette, grazie all’AI e ai suoi algoritmi, di prevenire reati, assembramenti indesiderati, furti e schiamazzi. La cittadina balneare ha avviato la sperimentazione del programma “PELTA Suite” nel 2021. Oggi l’esperimento di sorveglianza preventiva in puro stile distopico si è allargato anche a Trento e a Verona.
“Come amministrazione siamo molto orgogliosi. Grazie a questo software saremo in grado di mantenere alta la qualità della vita garantendo il non verificarsi di eventi che potrebbero minare la tranquillità di cittadini e turisti”, aveva dichiarato a gran voce il primo cittadino di Caorle nel 2021.
Stando a quanto illustrato dalla stampa, le telecamere e i microfoni, posti in diversi punti sensibili, trasmettono i dati agli algoritmi che li analizzano in tempo reale suggerendo agli agenti la strategia da seguire. Il software verifica anche i dati provenienti dai social media come FB e Twitter al fine di analizzare e contrastare, oltre alla disinformazione, i sentimenti di rabbia e odio diretti verso una minoranza etnica, religiosa o culturale. “Le informazioni vengono raccolte in modo anonimo per garantire la tutela della privacy”, ha fatto sapere Elisa Ricci, docente dell’università di Trento e capo ricercatrice della FBK, fondazione veneta presieduta da Francesco Profumo e legata alla Bill e Melinda Gates Foundation per progetti di cosiddetta “ricerca scientifica”.
Se fosse un film farebbe paura ma, ahinoi, questa è la realtà.