di Margherita Furlan e Fabio Belli
Il comitato investigativo della Russia ha aperto un procedimento penale contro il pubblico ministero e i giudici della Corte Penale Internazionale, sostenendo che l’accusa contro il presidente Vladimir Putin e il difensore civico dei bambini, Maria Lvova-Belova, sia illegale.
Il procedimento riguarda il procuratore, Karim Ahmad Khan, i giudici Tomoko Akane, Rosario Salvatore Aitala e Sergio Gerardo Ugalde Godinez. Secondo il codice penale russo infatti le azioni intraprese dai giudici della Corte Penale Internazionale presentano elementi criminosi ovvero commettono un atto consapevolmente illegale, nonché intraprendono un attacco a un rappresentante di uno Stato straniero che ha diritto alla protezione internazionale al fine di non creare tensioni nelle relazioni internazionali.
Ma l’attacco contro la Russia di Putin non finisce qui. Secondo un rapporto sui diritti umani preparato dal dipartimento di Stato statunitense, e presentato oggi dal segretario di Stato, Antony Blinken, le Forze armate della Federazione Russa avrebbero commesso crimini di guerra in Ucraina. «Queste atrocità includerebbero l’esecuzione sommaria di civili ed episodi di violenza sessuale ai danni di donne e bambini», si legge nel documento. Washington dunque vuole la guerra a tutti i costi. Tanto che, mentre è iniziata la visita del presidente cinese Xi Jinping a Mosca, l’amministrazione Biden ha espresso preoccupazione per eventuali richieste di cessate il fuoco, che “se chiesto in questo momento non farebbe altro che ratificare la conquista della Russia e dare a Putin più tempo per equipaggiarsi, riqualificarsi e riavviare le operazioni in un momento e in un luogo a sua scelta», ha dichiarato John Kirby, portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale. Kirby ha aggiunto che gli Stati Uniti «rifiuterebbero» qualsiasi richiesta di cessate il fuoco esca dall’incontro, ribadendo che non sarebbe «nell’interesse della Cina» fornire armi alla Russia.
Al contempo Washington ha annunciato un nuovo pacchetto di aiuti militari da 350 milioni di dollari all’Ucraina, un pacchetto che, secondo il Segretario di Stato Antony Blinken, includerà grandi quantità di munizioni per HIMARS MLRS e obici.
Così, mentre i due leader del nuovo mondo multipolare d’Oriente parlano di pace, la dottrina guerrafondaia si espande a macchia d’olio. Il Canada ha infatti proposto di creare un quadro di cooperazione quadruplo con Giappone, Corea del Sud e Stati Uniti come parte degli sforzi per contrastare Cina e Russia.