Mosca contro i bio laboratori USA in Ucraina
di Fabio Belli
Con il pretesto dei laboratori biologici statunitensi, strutture militari della NATO avrebbero operato in territorio ucraino.
È quanto ha affermato la vicepresidente della Duma di Stato russa, Irina Yarovaya, secondo cui la creazione di tali laboratori militari avrebbe permesso agli Stati Uniti di aggirare tutti gli accordi internazionali. La Yarovaya, che è anche copresidente dell’apposita commissione composta da 14 deputati e 14 senatori, ha anche affermato che, secondo l’indagine, gli ufficiali sul campo sarebbero stati in grado di testare bioagenti e indagare sulla loro patogenicità con potenziali usi in campo militare. Non a caso, sempre secondo il rapporto, solo negli Stati Uniti vi sarebbero circa 400 laboratori a doppio scopo, le cui ricerche consentirebbero di gestire e plasmare la diffusione delle epidemie. La relazione della Yarovaya, che ha sottolineato lo speciale interesse di Washington nella creazione di questo tipo di strutture, è stata approvata all’unanimità dalla commissione.
Sempre la Camera bassa della Federazione Russa, durante una sessione plenaria, ha adottato all’unanimità un progetto di dichiarazione sul genocidio dei popoli dell’Unione Sovietica da parte della Germania e dei suoi complici durante la Seconda Guerra Mondiale. Nel documento si accusa anche la NATO e i paesi dell’Occidente collettivo, guidati dagli Stati Uniti, per i crimini anti-russi dell’Ucraina. Nel documento si fa presente come oggi le cause e gli esiti del secondo conflitto mondiale si stiano trasformando da strumento di ricerca storica in confronto geopolitico.
In particolare, la Duma di Stato ha condannato la risoluzione adottata dal Bundestag nel novembre 2022 che riconosceva l’Holodomor, la carestia di massa nel territorio della SSR ucraina nel 1932 e nel 1933, come genocidio del popolo ucraino