di Fabio Belli e Margherita Furlan
L’ambasciatore russo in Italia, Alexei Paramonov, ha invitato l’Europa a pensare a un nuovo modello di convivenza con la Russia. Come ha scritto in un articolo per il quotidiano La Repubblica, l’Italia potrebbe avvalersi della sua esperienza diplomatica e ricordare i tradizionalmente buoni rapporti con la Russia.
Nel frattempo, il direttore del Servizio di intelligence internazionale russo, Sergeij Naryshkin, ha riferito che la Polonia starebbe valutando di stabilire il controllo sull’Ucraina occidentale attraverso il dispiegamento delle proprie truppe. Secondo Naryshkin, che ha parlato davanti a Putin in una sessione del Consiglio di sicurezza russo, la mossa di Varsavia dipenderebbe dalla percezione che la sconfitta dell’Ucraina sarebbe solo una questione di tempo,
Nella stessa riunione il presidente russo, Vladimir Putin, ha accusato l’Occidente di voler inviare combattenti polacchi e lituani come “carne da macello” in Ucraina. I leader polacchi cercano di creare una coalizione sotto l’egida della NATO per intervenire direttamente nel conflitto in Ucraina, ha sottolineato Putin precisando che anche un’aggressione contro la Bielorussia significherà un’aggressione contro la Russia. Sempre rivolto a Varsavia, il presidente russo ha detto che la parte orientale della Polonia è un regalo di Stalin: “La Polonia se ne è dimenticata, e noi le ricorderemo questa cosa oltre al fatto che ha occupato parte della Lituania, le terre storiche della Russia, approfittando della guerra civile, e ha partecipato alla divisione della Cecoslovacchia.
Putin ha inoltre affermato come sia gli europei che i rappresentanti delle élite si rendano conto che il cosiddetto sostegno all’Ucraina servirebbe solo agli Stati Uniti, per mantenere l’egemonia globale, beneficiando anche dell’indebolimento dell’Europa.
Intanto, dopo l’anticipazione del Financial Times, Mosca conferma il piano per utilizzare nuove rotte per l’export di grano ai Paesi africani, dopo lo stop all’accordo del Mar Nero. Ai Paesi africani «saranno date garanzie» sulla loro richiesta di prodotti agricoli al vertice Russia-Africa che si terrà a San Pietroburgo alla fine di luglio. Nessun incontro con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan è attualmente elencato nel programma del presidente russo Vladimir Putin, anche perchè non sono in corso colloqui su alternative all’accordo sul grano del Mar Nero. Dal Vaticano comunque filtra una certa fiducia: dopo Kiev, Mosca e Washington, la prossima tappa del cardinale Matteo Zuppi, inviato di Francesco per la «missione di pace» voluta dal Papa, sarà presto in Cina, ora disposta al dialogo anche con Oltretevere.
Nel frattempo, il primo ministro ucraino, Denys Shmyhal, rende noto che la spesa militare dell’Ucraina nei primi sei mesi del 2023 è stata di 18,09 miliardi di dollari, superiore alle entrate fiscali del periodo.