di Elisa Angelone
Esattamente come dieci anni fa, quando fu eletto presidente per la prima volta, il leader cinese Xi Jinping recentemente rieletto è arrivato a Mosca per una visita di due giorni. Una visita “di amicizia, cooperazione e pace”, così come definita da Pechino, anticipata dalla pubblicazione di due articoli, uno firmato da Xi per la stampa russa e l’altro scritto da Putin per quella cinese sulla nuova alleanza strategica tra Russia e Cina. Alleanza che, scrive Xi, è “traboccante di nuovo dinamismo” e “guidata da una visione di amicizia duratura e cooperazione vantaggiosa per tutti”, non diretta contro paesi terzi. La natura amichevole delle relazioni tra Mosca e Pechino è un aspetto rimarcato più volte da entrambi i leader, a voler sottolineare il livello senza precedenti raggiunto dalle relazioni bilaterali di due grandi potenze ormai riconosciute come tali sulla scena mondiale.
Il nuovo livello di interazione russo-cinese si esprime anche e soprattutto nel commercio: “Abbiamo tutte le ragioni per credere che la soglia di 200 miliardi di dollari fissata insieme al presidente Xi Jinping sarà superata non nel 2024, ma già quest’anno”, scrive Putin. “A differenza di alcuni paesi che rivendicano l’egemonia e portano discordia nell’armonia mondiale”, continua Putin, “la Russia e la Cina stanno letteralmente e figurativamente costruendo ponti” – un’allusione agli USA e all’Occidente collettivo e al contempo ai nuovi progetti infrastrutturali portati avanti da Mosca e Pechino.
Amicizia e coordinamento, insomma, le parole chiave dell’alleanza russo-cinese in aperta contrapposizione alle politiche coercitive e di dominio di Washington nei confronti dei paesi non allineati e pure dei suoi stessi vassalli. Per Putin “sono le relazioni russo-cinesi che oggi fungono effettivamente da pietra angolare della stabilità regionale e globale”, da “garante di un’agenda positiva negli affari internazionali” e da “esempio di cooperazione armoniosa e creativa tra grandi potenze”.
A Mosca Xi ha avuto un primo incontro informale con Vladimir Putin, durante il quale il presidente cinese, che ha definito Putin “un caro amico”, ha sottolineato come lo sviluppo delle relazioni sino-russe abbia una propria logica storica e che per questo, a maggior ragione, sarebbe auspicabile rafforzare ulteriormente i rapporti bilaterali.
L’incontro è poi proseguito a porte chiuse, ma la stampa russa fa sapere che Putin si è detto pronto a discutere il piano di pace proposto dalla parte cinese per l’Ucraina.